mercoledì 25 settembre 2013

CON LA MEDITAZIONE E LA DIETA VEGETARIANA SI INVECCHIA MENO

Lo dimostra uno studio scientifico pubblicato su Lancet Oncology. Una ricetta a base di cereali integrali, frutta, verdura insieme ad attività fisica e ad attività antistress come yoga o meditazione aiuta a mantenersi giovani. Ecco perché

Con la meditazione e la dieta vegetariana si invecchia meno
Dieta vegetariana, attività fisica e yoga, sono i capisaldi per contrastare l'invecchiamento.
Una équipe di scienziati americani dell'università della California di San Francisco hanno dimostrato per la prima volta che, scegliendo stili di vita più sani, è possibile rallentare i meccanismi alla base dell'invecchiamento cellulare. In uno studio pilota pubblicato su Lancet Oncology, i ricercatori sono riusciti ad aumentare di una media del 10% in 5 anni la lunghezza dei telomeri, le sequenze del Dna che si trovano nella parte finale dei cromosoni, che a ogni divisione cellulare si accorciano e che hanno un ruolo centrale nel determinare la lunghezza della vita di una cellula. Per questo sono considerati una specie di 'orologio biologico' cellulare. Secondo Dean Ornish e i suoi colleghi, la soluzione per interferire con questo meccanismo è quella di mangiare 'cibi verdi', fare movimento, yoga e meditazione anti-stress.
Per 5 anni, gli scienziati hanno seguito 35 uomini con tumore alla prostata ai primi stadi, ancora localizzato. Tutti i pazienti sono stati inseriti in un programma di sorveglianza, con monitoriaggi periodici sull'evoluzione della malattia. In più, a 10 partecipanti sono stati prescritti cambiamenti dello stile di vita: dieta ad alto contenuto di frutta, verdura e cereali integrali, e a basso tenore di grassi e carboidrati raffinati; attività fisica (30 minuti al giorno di camminata, per 6 giorni a settimana); riduzione dello stress (yoga e stretching, tecniche di respirazione ad hoc, meditazione). Questi pazienti partecipavano inoltre a gruppi di supporto settimanali. La lunghezza dei telomeri è stata misurata a tutti i 35 partecipanti all'inizio dello studio e alla fine. Al termine del quinquennio di osservazione, fra i 10 pazienti che avevano cambiato stili di vita i telomeri si erano allungati in media del 10%, mentre negli altri 25 si erano accorciati mediamente del 3% circa.
Fonte: Repubblica

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