Meditazione


Purificare la mente con la meditazione



La meditazione ha lo scopo di purificare la mente. Essa purifica il processo del pensiero da ciò che possono essere chiamati ‘irritanti psichici’, come l’avidità, l’odio e la gelosia, cose che vi tengono aggrovigliati nella schiavitù emotiva. Essa porta la mente ad uno stato di calma e consapevolezza, uno stato di tranquilla concentrazione e intuizione.





Nella nostra società, noi siamo assai fiduciosi nell’istruzione. Crediamo che la conoscenza possa rendere civilizzata una persona colta ed erudita. La civiltà, però, pulisce la persona solo in modo superficiale. Sottomettete i nostri nobili e sofisticati gentleman alle sollecitazioni di una guerra o di collasso economico, e vedrete cosa succede. Una cosa è rispettare la legge perché si ha la paura delle pene e delle conseguenze. Tutta un’altra cosa è rispettare la legge perché avete purificato voi stessi dall’avidità che vi obbliga a rubare e dall’odio che vi fa uccidere. Gettate una pietra in un torrente. L’acqua corrente la renderà liscia in superficie, ma la parte interna rimarrà invariata. Però se la pietra stessa la metterete nel fuoco intenso di una fucina, allora la pietra cambierà in tutto, sia dentro che fuori. Si scioglierà tutta. La civilizzazione cambia l’uomo sulla parte esterna. La meditazione lo ammorbidisce dentro, fino in fondo.

- http://www.centronirvana.it/articolididharma129.htm
(Da: “VIPASSANA” – Meditazione di Consapevolezza – PRIMA PARTE – TITOLO ORIGINALE: Mindfulness in Plain English – AUTORE: Venerabile Henepola Gunaratana Mahathera – tratto da: bhavanasociety.org – traduz. Italiana di AliberthMeng) 

 ______________________________________


Che cos’è e che cosa non è 
la meditazione 



La definizione di meditazione è: il processo attraverso il quale siamo in grado di contemplare l’Unica Realtà (la nostra natura dell’anima) per comprenderla. Meditare non è sinonimo di autoipnosi e autosuggestione e non significa pensare, ricordare eventi passati o tentare di risolvere i problemi. Non c’è bisogno di essere confusi. La meditazione è il tempo che abbiamo a disposizione per rimanere in uno stato di coscienza chiaro e consapevole. Dopo la meditazione, se lo desideriamo, possiamo pensare, pianificare, esaminare le nostre relazioni nel mondo in cui viviamo e risolvere i problemi. Se per prima cosa non meditiamo, utilizzeremo il nostro tempo tranquillo al livello della coscienza umana, dove esistono problemi e impegni. Ogni meditazione, fatta in modo appropriato, è un’esperienza trascendente. Se non trascendiamo la mente e la nostra natura emotiva, non abbiamo meditato correttamente. Qualcuno può chiedere: qual è la tecnica di meditazione migliore? La risposta è: quella che chiarisce con maggior efficacia mente e coscienza.Possono essere utili: preghiera, attenzione focalizzata sul respiro, flusso interiore dell’attenzione e ascolto di un mantra(suono interiore). Si può anche meditare senza tecniche, facendo semplicemente fluire l’attenzione sulla chiara consapevolezza.Tecniche e metodi sono procedure preliminari. E’ dopo esserci rilassati e liberati dall’identificazione mentale, che possiamo meditare correttamente. 

Gli otto passi da fare per avere successo (nel percorso spirituale n.d.t.), secondo il sistema del Raja yoga, sono: comportarsi correttamente nel mondo in cui viviamo, osservare le discipline (studio, autocontrollo, meditazione e vivere secondo la volontà di Dio), postura appropriata, controllo della forza vitale, interiorizzazione dell’attenzione, concentrazione, meditazione pura e realizzazione. Notate gli ultimi tre stadi: concentrazione, meditazione pura e realizzazione. Alcuni insegnanti istruiscono: concentrazione, autosuggestione e identificazione. Questo insegnamento non è compatibile con la vera procedura di meditazione.Concentrazione significa: attenzione focalizzata. Meditazione pura significa: flusso diretto in maniera ferma verso l’oggetto della concentrazione. Realizzazione significa: muoversi nel chiaro livello di consapevolezza denominato supercoscienza.L’autosuggestione è un processo mentale e conduce ad una determinata esperienza della stessa natura o ad un’identificazione con un’idea preconcetta. E’ una limitazione, mentre la meditazione praticata in modo corretto conduce alla libertà. Se rammentassimo che meditare correttamente significa muoverci oltre i livelli coscienti della mente, non avremmo la tentazione di utilizzare tecniche di autosuggestione su di noi durante la pratica della meditazione. Esiste una differenza tra la suggestione – o il condizionamento della mente subconscia – e il mantenimento di un ideale durante i primi stadi della meditazione. Per spiegare meglio questo concetto: se si accetta la suggestione della ricchezza, si può credere di essere ricchi, ma si può non sperimentarlo in realtà. Se, d’altro canto, ci si risveglia alla realizzazione della vera ricchezza e ci si mette in sintonia con la Realtà e il flusso della vita, ciò che il mondo definisce come “ricchezza” arriva in espressione nella propria esistenza. 

Una persona può suggestionarsi di essere una creatura spirituale e questa cosa rimarrà per sempre solo un concetto. La stessa persona può invece risvegliarsi dalla limitazione della coscienza ristretta e realizzare realmente la sua natura immortale. La suggestione può avere il suo posto nei primi gradi di apprendimento, quando stiamo ancora lavorando per regolare i livelli subconsci della mente, ma la vera meditazione consiste nel liberarsi dalla mente stessa. Si arriva al punto dell’obiettività assoluta, dove si rimane semplicemente testimoni di stati di coscienza e attività mentali. A quel punto, non dobbiamo affermare di non essere il corpo o la mente, poiché siamo in condizione di comprendere chiaramente di essere ciò che osserva i processi interiori. Uno dei maggiori problemi che i principianti affrontano, consiste nel fatto che molti di loro sono troppo ansiosi circa i risultati e desiderano vedere segni immediati di progresso. Dopo pochi giorni o settimane si scoraggiano oppure cercano giornalmente (anche sforzandosi) visioni, “rivelazioni”, ecc. La mente può produrre qualsiasi cosa si desideri o quasi. A quel punto si diventa coinvolti dalle esperienze fenomeniche e ci si dimentica di muoversi verso l’esperienza trascendente. Si può osservare qualsiasi cosa avvenga durante la meditazione, ma l’atteggiamento deve essere: “Sono interessato solo all’esperienza della pura coscienza”. Ciò che va e viene durante la meditazione non è stabile, pertanto deve essere lasciato indietro. Un altro problema è che gli studenti che meditano insieme si raccontano le percezioni interiori. Non è consigliato farlo (1), perché si tende ad enfatizzare le esperienze passeggere e a dare alle stesse un’importanza che non hanno.


- Roy Eugene Davis

Fonte:http://www.meditare.it/forum/archivio/cosa_e_la_meditazione.htm

________________________________________________________________


Meditazioni & Pratiche

 

Pratiche e Meditazioni sono come le finestre nei muri: ci consentono di vedere oltre la dimensione ristretta delle "nostre" abitudini - fisiche e mentali - anche quando sembra che queste possano escluderci dal mondo.


Quando in questa "stanza" apriamo una finestra vediamo chiaramente dove prima era buio; si può osservare anche che dentro e fuori non sono separati. 

E' la luce che ci illumina che ci rende liberi.
Essa ci mostra anche - chiaramente - che siamo sempre stati liberi.
Liberi di credere a tutto ciò che vogliamo
e solo ciò che facciamo attesta ciò in cui crediamo.
La particolare "miopia" che ci induce a non vedere quanto esiste oltre la nostra "stanza" si dissolve quando - dalla finestra aperta della meditazione - possiamo "osservare" che oltre i muri che impediscono la nostra visione esistono dimensioni infinite ancora da esplorare.....
Fonte: http://manas-vidya.blogspot.it/2009/01/meditazioni-pratiche.html

___________________________________________________________________

        Benefici della Meditazione

Questi sono alcuni dei benefici che la scienza e i ricercatori riconoscono a chi pratica la meditazione.
Durante la meditazione, il consumo di ossigeno scende da un 10/20 per cento e produce uno stato di riposo più profondo del sonno. Infatti, il 75 per cento di chi medita e aveva problemi d’insonnia è tornato a dormire di nuovo normalmente.
La meditazione è l'unica attività che riduce l'acido lattico del sangue.
La meditazione riduce notevolmente l'ormone dello stress, il cortisolo, e aumenta la melatonina e la serotonina, che ci danno calma e serenità.
Meditando si aumenta in grande quantità l'ormone DHEA, che attiva nel nostro organismo, un ringiovanimento delle nostre cellule.
Il meditante di circa quarantacinque anni aumenta l'ormone DHEA di un 23 per cento in più di un non meditante. Una meditante donna aumenta fino a un 45 per cento in più degli uomini.
DHEA è conosciuto come l'ormone dell'eterna giovinezza perché riduce lo stress, aumenta la memoria, conserva le funzioni sessuali e aiuta a controllare il peso.
La meditazione ha un profondo effetto su tre indicatori chiave dell'invecchiamento: capacità uditiva, abbassamento della pressione sanguigna e un miglioramento della vista.
A lungo termine i meditanti evitano fino a un 80 per cento in meno di malattie cardiache e un 55 per cento in meno di malattie di cancro di un non meditante.
Dalle ricerche più recenti, la pratica della meditazione aiuta a superare i dolori fino a un 34 per cento dei casi studiati, riducendo in modo efficace l'uso di antidolorifici.



Nessun commento:

Posta un commento